martedì 4 aprile 2017

Per rinfrescarVi la memoria... Quando la Lega spalleggiò Berlusconi per salvare dal carcere il delinquente Nicola Cosentino...




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Per rinfrescarVi la memoria... Quando la Lega spalleggiò Berlusconi per salvare dal carcere il delinquente Nicola Cosentino...



da il Fatto Quotidiano del 12.01.2012

Camera, Lega e Radicali salvano Cosentino
“Sono una vittima, ringrazio il Parlamento”

POLITICA
Con 298 sì e 309 no, l'aula di Montecitorio si è espressa sul caso del coordinatore del Pdl in Campania, accusato di avere legami di affari e politici con i clan dei Casalesi. In serata l'ex sottosegretario si è dimesso da coordinatore regionale del Pdl in Campania

Con 298 sì e 309 no, la Camera dei deputati ha negato l’autorizzazione all’arresto di Nicola Cosentino, ex sottosegretario all’economia dell’ultimo governo Berlusconi e attuale coordinatore regionale del Pdl in Campania. Il deputato di Casal di Principe è accusato dai pm napoletani di riciclaggio e corruzione con l’aggravante del metodo mafioso. Il voto è avvenuto a scrutinio segreto, ma determinanti per salvare Cosentino sono stati i voti dei Radicali (contrari all’arresto per la presenza di fumus percutionis: i loro sei voti sono stati determinanti per salvare Cosentino) e soprattutto della Lega (Bossi non ha votato), che sulla questione si è spaccata al suo interno. Oltre a Bossi, non hanno partecipato al voto anche gli ex ministri Giulio Tremonti, Saverio Romano, Antonio Martino e Lucio Stanca. Del Pdl non hanno votato Jole Santelli, Souad Sbai, Manuela Di Centa, Amato Berardi e Angeli Giuseppe. Presenti e votanti Alfonso Papa e Marco Milanese, gli ultimi due deputati del Pdl sui quali l’Aula si è espressa sull’autorizzazione all’arresto, con risultati diametralmente opposti (Papa in carcere, Milanese no). Il Pd, invece, ha spiegato che i due assenti, Giuseppe Fioroni e Giovanni Sanga, erano assenti per malattia mentre dell’Udc mancava Angelo Compagnon. Non ha votato anche Maria Grazia Siliquini e due erano gli assenti del gruppo Fli (Francesco Divella e Donato Lamorte). Quattro erano i deputati in missione.
Dopo il voto, lo stesso Cosentino si è detto “vittima di un trattamento ingiusto e di un’aggressione mediatica, politica e in parte giudiziaria”, per poi aggiungere: “Non ringrazio la Lega, ma il Parlamento per un dibattito proficuo e approfondito”. Sulle sue dimissioni da coordinatore regionale campano del partito di Berlusconi, invece, l’ex sottosegretario ha preso tempo. “E’ mia intenzione farlo – ha detto Cosentino – Sentirò i vertici del partito in Campania e i vertici nazionali del Pdl”. In serata, poi, Cosentino ha ratificato il passo indietro: “Mi sono recato dal presidente Berlusconi e ho consegnato le mie dimissioni irrevocabili da coordinatore del Pdl della Campania”.

Ecco come quelli che paghiamo per governarci esultano dopo aver salvato un delinquente dal carcere...!



1 commento:

  1. "IL mio commento, caro Marra, non si riferisce solo al passato che sappiamo essere stato denso di imbrogli, complotti e complicità ma al presente che vede purtroppo le figure di persone di alto lignaggio, intenti a complottare per riportare al potere il fu Renzi ed il suo partito, il PD, chiaramente in rotta. Evidentemente a nessuno di loro viene nemmeno lontanamente in mente il diritto del popolo sovrano ad esigere il governo votato a larga maggioranza dal quale finalmente ottenere un rinnovamento vero, profondo e sincero che può solo nascere dalla fine dei partiti, così come oggi sono concepiti (alla stregua di inattaccabili roccaforti del potere). mentre invece si sta facendo di tutto per privilegiarli e mantenerli in vita....E' vergognoso ma la parola Patria , Italiani , poveri e democrazia provengono solo da Di Maio. Dagli altri, Salvini, Berlusconi ed il PD incluso, silenzio!"

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